Ciao a tutti, Benvenuti sul blog di Mariano

Qui pubblicherò giornalmente almeno una ricetta della mia cucina che "sperimento" nel mio albergo, quindi testate e aggiustate secondo i miei gusti personali naturalmente, intervenite numerosi per commenti, suggerimenti, critiche e per aggiungere le vostre ricette!!

martedì 8 novembre 2011

Trofiette nere con vellutina di gamberi e scampi



Un piatto un po' elaborato ma che alla fine riempie di soddisfazione per l'impatto visivo che per il gusto! Le trofie sono gnocchetti impastati semplicemente con acqua e granito, in questo caso sono colorate con il nero di seppia, e con un apposita macchina oggi, ma con le mani fino a ieri, prendono la caratteristica forma allungata e arrotolata.
Credo che il passo più difficile possa essere la preparazione del fondo di crostacei, cercherò di essere molto chiaro e spiegarlo in modo semplice e capibile per tutti.
Ingredienti per 6 pax:
trofie nere 600 gr
gamberi "argentina" L3 ( è la grandezza del gambero di media pezzatura) n° 12
scampi 13/16 n° 12
prezzemolo tritato gr 5
aglio gr 5
concentrato di pomodoro gr 10
amido di mais un cucchiao
olio extravergine di oliva per rosolare
brodo vegetale gr 1000
pane per crostini n° 2 fette da dividere in 6 parti rotonde o a piacere
cavaiale o succedanoe per guarnizione.
Procedimento:
sgusciamo i gamberi e gli scampi tenendo i carapaci da parte e eliminando "l'intestino" cioè la riga nera sulla schiena di gamberi e scampi e tenere da parte.in una casseruola mettere alcuni cucchiai di olio e riscaldare, aggiungere i gusci di scampi e gamberi e lasciar tostare, quando prendono bene il calore e l'olio sul fondo viene assorbito aggiungere ancora due cucchiai di olio  e a fuoco vivice far tostare qualche minuto, fino a quando l'olio sul fondo non inizia a fare le "bollicine" come da foto
a questo punto unire il concentrato di popmodoro tostare quindi l'amido di mais e lasciar tostare nuovamente, rimestare bene, il composto tenderà ad attaccarsi al fondo, nessun problema è quello che darà gusto e consistenza alla nostra salsa, coprire di brodo vegetale e lascir bollire fino a che riduce a 1/3 ottenendo un liquido simile ad una vellutina per capirci. mettere a cuocere le trofie in una pentola di acqua bollente salata (10 gr x litro di acqua)
In una padella con un filo di olio rosolare leggermente l'aglio e il prezzemolo , unire la polpa di gamberi e scampi, sfumare con un cucchiaino di brandy e quando si asciuga aggiungere un mestolino della vellutina ottenuta in precedenza. Se questa risultasse troppo liquida possiamo legare con un composto di burro e amido amalgamato nella misura di 50gr/50 gr per ogni litro di liquido che si deve legare.
Scolare le trofie e mantecarle in padella. Servire subito decorando a piacere a me pèiace così:


Buon Appetito!!

sabato 5 novembre 2011

oggi ...la mia pizza e la mia focaccia genovese

Conosciuta in tutto il mondo la focaccia genovese fa parte della nostra cultura culinaria da sempre, le prime ricette pare risalgano al 1500 e veniva consumata anche in chiesa in occasione di matrimoni o feste particolari, da sempre accompagnata a un buon bicchiere di vino bianco era la colazione di chi faceva lavori faticosi, oggi stravolgendo un pochino queste tradizioni la focaccia, "fugassa" in genovese puro, si gusta di primo mattino bella calda in una bella tazza di caffè e latte, e al pomeriggio una merenda prelibata spalmata con ottima nutella... provare per credere...ma la focaccia deve essere quella giusta, salata oliata e bella sottile!!
Questo è il mio modo per fare l'impasto che utilizzo sia per pizza che per focaccia con piccoli accorgimenti, è semplice e chiunque può farla:
l'acqua gasata

la farina
partiamo dagli ingredienti:
farina00 kg 1
acqua gasata gr.500
lievito di birra gr 40
olio d'oliva gr 50
sale gr. 30
zucchero gr 5
l'olio
il lievito



il sale




uniamo alla farina nelle planetaria il lievito( senza scioglierlo) l'olio, 2/3 dell'acqua ed iniziamo ad impastare
con la planetaria al minimo per un 4/5 minuti






una volta che ha formato la palla aggiungiamo il sale




e proseguimo nell'impastamento per altri 12 minuti aumentando un po' la velocità, questo permetterà alla pasta di creare la giusta maglia glutinica e quindi di sopportare bene l'operazione di tiratura e disposizione nella teglia. Il tempo totale di impastamento deve essere di 15 minuti, formare la palla classica su un asse di legno, tagliare in quattro e permmettere così agli enzimi del lievito di quadruplicarsi e lasciar lievitare fino al doppio del volume, considerando il lievito utilizzato e una temperatura di circa 22/24°C il tempo necessario si aggira intorno ai 35 minuti circa.


ecco l'impasto lievitato






a questo punto possiamo tagliare la pasta in base alle teglie che disponiamo








aiutandoci con le mani iniziamo a tirare il pezzo di pasta e continuiamo con il mattarello fino ad ottenere le dimensioni esatte della teglia unta leggermente.
pizza tirata con il mattarello

se pensiamo di fare la pizza,
se invece facciamo la focaccia l'intera operazione deve essere fatta solo con le mani e l'olio nella teglia deve essere più abbondante, durante la stesa girare la pasta più volte per farsì che anche la parte sopra rimanga ben oliata e questa operazione aiuta molto ad ottenere il risultato migliore.








focaccia tirata a mano
focaccia tirata
Finiamo la focaccia così, una spolverata di sale fino e una pennellata abbondante di acqua, lasciamo lievitare nella teglia almeno 30' e cuociamo in forno a 175/180° per 13/14' controllare la doratura. appena cotta si pennella ancora con una miscela di acqua e olio 50/50 e si lascia raffreddare leggermente e...gustosissima.
taglio la mozzarella
 Per la pizza invece
la metto nel cutter

la frullo a questa dimensione
 la mozzarella io la passo al cutter e la frullo alcuni istanti.
 condire la polpa di pomodoro con olio e sale e origano se vi piace e stendiamola con un cucchiaio sulla nostra pasta,
polpa sulla pasta

allargo con un cucchiaio
aggiungo il formaggio



 un filo di olio e cuocio in forno a 175°C per 14 minuti.
Raccomando di controllare il grado di cottura perchè ogni forno ha modalità diverse e tempistiche diverse di cottura.
Ecco il risultato finale di pizza e focaccia:
la mia focaccia

la mia pizza